Il mais da polenta viene importato in Europa con il secondo viaggio di Cristoforo Colombo dalle Americhe nel 1495. Le prime tracce della coltivazione di questo granoturco nella nostra zona la possiamo attribuire intorno al ‘600. Nella zona si coltivavano già panico e miglio mentre nelle valli fino all’inizio del ‘800 per ragioni climatiche si continuò a coltivare segale, orzo e miglio. In quel periodo si cominciò a sostituire il miglio con il granturco nella preparazione della polenta. Dunque la tradizione della polenta è da ritenersi una tradizione abbastanza recente, se pensiamo che ha appena compiuto 200 anni.
Agli inizi degli anni ’60 la produzione del mais fu quasi completamente abbandonata con l’avvento di nuovi mais ibridi.
La materia prima, oggigiorno, viene in gran parte importata dall’Italia. In Ticino si coltivano 1’000 ettari di mais, 80% dedicato alla produzione di granella da foraggio mentre il restante 20% viene insilato e usato per il bestiame.
Solo tra i 10 e i 15 ettari sono dedicati alla produzione di mais da polenta oggigiorno, grazie ad un progetto istituito nel ’92 per selezionare le diverse qualità di mais. Da questa ricerca risultò che la miglior variazione per la produzione di farina da polenta era una vitrea di recente selezione con un colore sull’arancio scuro. La produzione del mais da polenta non si discosta molto da quella per il foraggio. Unica differenza è la resa minore per ettaro e la raccolta che avviene in pannocchia. Questo procedimento permette al coltivatore di procedere ad una prima selezione affinché la lavorazione vera e propria possa avvenire, il che permette un’ottima qualità del prodotto. Dopo la selezione le pannocchie vengono fatte essiccare e solamente in un secondo momento i grani vengono sgranati e vagliati. Dopo questi procedimenti si ottiene un prodotto di ottima qualità ed è solo a partire da questo momento che si procede alla macinazione vera e propria. Per tradizione in Ticino la macinazione del grano avviene per tutto il granello, così da avere una farina di tipo integrale.